
IL “CARRO DELL’AURORA”
DEL GUERCINO
Il Carro dell'Aurora, con le Allegorie del Giorno e della Notte, è una pittura a secco su muro realizzata nel 1621 nella volta del salone centrale al pian terreno da Giovan Francesco Barbieri detto, a causa di una menomazione all’occhio destro subita in età infantile, il Guercino, con l'ausilio di Agostino Tassi, che invece eseguì ad affresco le quadrature e le finte architetture di cornice.
Si tratta di una delle massime espressioni della pittura barocca, nonché uno dei capolavori più riconosciuti del pittore emiliano.
Nella visione del Guercino, l’Aurora avanza trionfante sul carro trainato da due cavalli pezzati (identici a quelli che il pittore poteva ammirare nelle scuderie Ludovisi), lasciandosi alle spalle il marito Titone, preceduta dalle Ore, mentre la notte fugge dinanzi a lei e due geni la glorificano, l’uno incoronandola, l’altro spargendo fiori.